giovedì 31 luglio 2008

DARE A TERRACINA UN NUOVO PROFILO TURISTICO


Analizzando il "prodotto tursistico" che la città offre suppongo che non mi debba sforzare nella ricerca di aggettivi denigratori e negativi, poichè, a meno che si voglia negare l'evidenza, il degrado, nel senso più ampio del termine, è sotto gli occhi di tutti.

Io mi chiedo come fanno questi nostri Amministratori a partecipare a Fiere, Workshops, Convegni, Gemellaggi, etc. proponendo un simile prodotto, una città, in termini turistici, e non solo, impresentabile. Qualsiasi imprenditore, conscio degli enormi costi promozionali e pubblicitari, dedica sinergie maniacali al perfezionamento del prodotto prima di iniziare la campagna promozionale. A nessun imprenditore verrebbe in mente di presentarsi ad una Fiera, con tutti i costi che ciò comporta, con un prodotto scadente ed impresentabile.
Una fabbrica di automobili non si presenta al Salone di Ginevra con automobili vecchie e sgangherate.
Tu mi dirai, l'imprenditore ci rimette i soldi di tasca propria, i nostri Amministratori così facendo si fanno viaggi, soggiorni, gratificano il loro ego esibizionista, (e mi fermo per non trascendere), tanto i soldi non sono loro, paga il contribuente. Scusa, ma non sono anche loro cittadini e, quindi, contribuenti? Si', pero' questa è un'altra storia.
Qualcuno leggendo queste righe si sarà chiesto, ma di quale prodotto turistico sta farneticando? Sebbene non sia un prodoto tangibile, come lo sono tutti i prodotti materiali, il "prodotto turistico" è un insieme di una moltidutine di elementi, di servizi ed anche di prodotti, che nel loro assemblaggio costituiscono il "prodotto turistico". Nella fattispecie di Terracina parliamo di un "prodotto turistico balneare", quindi vanno a formare il "prodotto turistico" tutti i servizi che la città offre, lo stile di vita che vi si svolge, la qualità della vita, i servizi offerti, praticamente tutto ciò che abbiamo citato in più parti in questo Blog va a formare il "prodotto turistico". Senza che io mi ripeta, vi invito alla lettura del Post "TERRACINA TERRA DI NESSUNO?".
http://terracinaciclabile.blogspot.com/search/label/d%20-%20TERRACINA%20TERRA%20DI%20NESSUNO%3F

Ebbene, tutti i "malfuzionamenti", citati nel suddeto Post, ma anche in altri Post, sono tutti elementi che concorrono a formare il "prodotto turistico".
Che dire poi di tutti quei "Cittadini NON Italiani", che sebbene siano dei "clandestini" possono circolare liberamente nel nostro Paese esercitando attività remunerative "illegalmente", cosa che ai Cittadini Italiani non è consentito, se non "perfettamente in regola" con la vigente normativa (anche questa è un'altra "brutta, brutta, storia", altro Comitato).
Ebbene, sulla spiaggia "tormentano" i turisti, creando situazioni incresciose ed imbarazzanti.
Recentemente ero a cena in una pizzeria del centro storico, ad un certo punto hanno iniziato a "strimpellare" due "tizi", con una fastidiosa musica\frastuono ( alla faccia dell' inquinamento acustico), che rendeva difficile commissionare le ordinazioni alla cameriera e dialogare con il commensale. Al termine pretendevano di essere pagati per una prestazione che nessuno aveva richiesto loro. C'erano due tavoli di turisti Nord Europei che hanno dovuto alzare la voce esclamando un secco NOO!! alle incalzanti, insistenti e rudi richieste di denaro del "tizio", visibilmente infastiditi ed irritati. Bene, anzi male, questo è il pessimo "prodotto turistico" che offriamo. Insomma, il concetto penso sia stato espresso. Tutto ciò che la città offre, "vive", il nostro civismo, la nostra cultura, etc. sono il "prodotto turistico".
Secondo te che mi leggi, che "prodotto turistico" oggigiorno offre Terracina ai turisti in visita?

Il turista, in quanto tale, è una persona che è in vacanza, quindi, non vuole essere assillato dalle stesse problematiche che probabilmente deve affrontare quotidianamete dove risiede. Desidera una vacanza "scevra da qualsiasi problema", quindi, anche se difficile, cerchiamo di offriglierla.

VACANZE NON SOLO MARE - STAGIONALITA' 8/10 MESI
Il concetto di vacanza negli ultimi venti anni si è radicalmente modificato, la classica vacanza lunga un mese che ha caratterizzato gli anni sessanta e settanta, si è trasformata in "vacanza beve" degli anni ottanta e novanta. Oggi, si parla di "micro vacanza", ovvero di durata inferiore alla settimana. Quanto detto fa si che per qualsiasi tipo di struttura ricettiva turistica (nel senso allargato del termine) raggiungere una percentuale di occupazionalità (di presenze) accettabile sia sempre più difficile a causa del continuo "ricambio" di turisti, è inevitabile che tra un soggiorno e l'altro ci siano dei periodi "morti".
In questo scenario completamente mutato l'unica soluzione per chi offre il turismo balneare è quella di allungare la stagionalità con un'offerta turistica che duri tutto l'anno.
Mi ripeto, in questa sede è prematuro, esporre il "Piano turistico secondo il CTC" analiticamente ed integralmente.

Terracina deve diventere una città "godibile e vivibile", ovvero, dove è un piacere camminare, pedalare, una città che ti permette di "staccare la spina" dalla quotidianetà, dallo smog e dal frastuono delle grandi città, necessita allungare la stagionalità a 8/10 mesi l'anno con un turismo che non sia solo balneare ma che sia "tematico" e di "nicchia", ma soprattutto pianificato, quindi, "curare" il suddetto "prodotto turistico". Un'offerta turistica degna di questo nome non si puo' improvvisare, necessita che sia programmata con congruo anticipo. Le esternazioni improvvisate, ad effetto, non portano a nulla. Bisogna rendersi conto che una città che funziona, una città dove vi sia un'ottima qualità della vita è un bene per la cittadinanza tutta, se l'economia "marcia" tutta la collettività ne trarrà enormi benefici, a partire dai servizi che la città potrà offrire ai cittadini, avendo le casse comunali più disponibilità finanziarie, e dalla maggiore offerta di lavoro. E' ovvio che gli operatori economici-turistici sono coinvolti direttamente e maggiormente interesati, però, ripeto, tuti i cittadini ne beneficieranno. Siamo nella stessa barca e se non si vuole finire alla deriva si "deve" remare "tutti", non si può far finta, soprattutto i nostri Amministratori che dovrebbero "curare" il suddetto "prodotto turistico".


Ti ringrazio di avermi letto e ti auguro una "buona navigazione" nel Blog del CTC, con l'auspicio che tu ne voglia farne parte.

Il Promotore del Comitato Terracina Ciclabile
email: terracinaciclabile@gmail.com

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