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Premessa: Per AUTOMOBILISTA si intende il conducente, di ambo i sessi, di qualsiasi veicolo a motore (Automobili, Scooter, Motociclette, Autobus, Camion, ecc. ecc.).
Caro AUTOMOBILISTA,
EVITA I SEGUENTI COMPORTAMENTI, che oltre a violare il C.D.S., mettono in serio pericolo l’incolumità fisica del CICLISTA:
per favore quando sorpassi un CICLISTA, fai sì che tra la tua autovettura e lui vi sia
una DISTANZA di SICUREZZA di almeno DUE METRI!!
Quando sorpassi un’autovettura solitamente utilizzi la carreggiata opposta, utilizzala anche quando sorpassi un CICLISTA. Se sopraggiunge un’altra autovettura ATTENDI!! DIECI secondi del tuo tempo sono molto meno importanti della vita di un altro essere umano. Molto, troppo spesso, ci sorpassate facendoci “la barba”, come si dice in “gergo ciclistico”, ovvero a pochi centimetri di distanza, in modo del tutto INUTILE, anche avendo la carreggiata opposta completamente libera a vostra disposizione.
Non si può, e non si vuole negare, che anche tra i ciclisti vi siano elementi poco rispettosi del C.D.S., tuttavia, la differenza sostanziale sta nel fatto che è sempre il ciclista ad avere la peggio in caso di incidente, a prescindere se abbia torto o ragione, al massimo l’ AUTOMOBILISTA può riportare qualche graffio alla sua autovettura.
l’ AUTOMOBILISTA deve tener presente che il CICLISTA “incontra” sul percorso degli “ostacoli e pericoli” che NON sono percepiti dall’ AUTOMOBILISTA, protetto dalla carrozzeria della propria auto.
Ne cito solo alcuni quale esempio: raffiche di vento medio\forti (non dimentichiamoci che stiamo in una zona di mare ed esse sono molto frequenti soprattutto in Autunno\Inverno) possono far cambiare la traiettoria del CICLISTA anche di UN METRO, non è un ciclista ubriaco, è la raffica di vento forte che può “spostare” il CICLISTA, improvvisamente, al centro della carreggiata, quindi, sorpassatelo alla suddetta distanza di sicurezza.
Il manto stradale non perfettamente asfaltato, con gobbe, asperità e piccole buche, che non possono essere avvertite dall’ AUTOMOBILISTA, produce anche esso l’effetto di cui sopra, far cambiare repentinamente traiettoria al ciclista. Si tenga presente che le moderne bici da corsa hanno i copertoni gonfiati ad una pressione di 9\10 atmosfere, le auto poco più di 2, ciò fa “rimbalzare” la bici sull’asfalto e conseguentemente causare i predetti “spostamenti” del CICLISTA.
Dopo che hai sorpassato un CICLISTA non frenare subito dopo per fermarti o svoltare a destra o sinistra. Così facendo obblighi il CICLISTA, che hai appena sorpassato, mi auguro alla predetta distanza di sicurezza, a frenare improvvisamente per non tamponarti, o, ad improvvisare una manovra azzardata per sorpassarti, in entrambi i casi il CICLISTA rischia di CADERE.
Forse è il caso di rammentare che un CICLISTA (cicloamatore) che procede ad una velocità di 36 Kmh. percorre metri 10 in 1 (UNO) SOLO SECONDO, ciò significa che nei circa 10 secondi, che all’ AUTOMOBILISTA occorrono per effettuare le manovre di cui sopra (inchiodare e svoltare a destra è un classico), il CICLISTA ha percorso METRI 100. Prego riflettere, grazie!
Nel febbraio 2012 ha avuto molta eco, a livello nazionale, la cosiddetta campagna “Salva ciclisti”. Sono trascorsi 10 mesi, e come al solito poco, o niente, è stato fatto.
INCIDENTE, quando esso si può definire tale?
Esso si può definire tale quando chi lo provoca, nella fattispecie l’AUTOMOBILISTA, abbia avuto un comportamento diligente del “buon Pater Familias”, come recita il Codice Civile. Ovvero, che il suo comportamento sia stato oltremodo “DILIGENTE”, e che le cause, le circostanze e gli eventi che hanno causato l’incidente non potevano in alcun modo essere previste, ne tanto meno essere evitate.
Se invece, l’AUTOMOBILISTA in disamina, a titolo esemplificativo, ma non esaustivo, guida l’auto drogato, e\o ubriaco, e\o non rispetta le DISTANZE di SICUREZZA previste dal C.D.S., e\o non rispetta i limiti di velocità previsti dal C.D.S. e\o l’auto con la quale ha provocato “l’incidente” non è in regola con la revisione di legge (ovviamente NON per dimenticanza se l'auto è perfettamente efficiente, ma se l'auto non avesse superato la revisione per cause imputabili al sinistro, esempio impianto frenante mal funzionante, pneumatici usurati, ecc.ecc.) , e\o mentre guida PARLA AL CELLULARE, ecc.ecc.
Orbene, in simili casi non si può più parlare di incidente, bensì’ di RESPONSABILITA’ PERSONALI, se la conseguenza “dell’evento”, è la morte di chi lo ha subito, l’autore, per
“un atto di giustizia”, nei confronti della\e vittima\e che non potranno mai più chiederlo, dovrebbe marcire in galera per il resto dei suoi giorni, a costo ZERO per i Cittadini Italiani.
Il Promotore del Comitato Terracina Ciclabile
Luigi Cialone
email: terracinaciclabile@ gmail.com
Grazie per aver letto questa nota.
Luigi Cialone
Il Promotore del Comitato Terracina Ciclabile
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